
Il Paese ha bisogno di una riforma fiscale che premi il lavoro
26 luglio 2019
"La riforma fiscale deve riguardare in primo luogo come rendere piu' pesanti i salari e le pensioni” perché “oggi l'85% dell'erario è sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati". Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan al termine dell’incontro svoltosi ieri a Palazzo Chigi insieme ai leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Carmelo Barbagallo con il premier, Giuseppe Conte sulla riforma fiscale.
Il tavolo a Palazzo Chigi è stato il primo di una lunga serie di consultazioni che hanno avuto luogo nell'arco dell'intero pomeriggio tra governo, sindacati e tutte le associazioni di impresa per illustrare a grandi linee le misure fiscali che dovrebbero entrare nella legge di Bilancio 2020. Al tavolo con il presidente del Consiglio anche il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli e il viceministro dell'Economia, Laura Castelli.
"Per noi la centralità è il lavoro, quindi diminuire il cuneo fiscale per noi significa rafforzare le buste paga dei lavoratori, rivedere detrazioni e aliquote per noi significa rafforzare il lavoro dipendente e i pensionati facendoli pagare meno tasse" , ha precisato al termine Annamaria Furlan.
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