
Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro: 7 punti cardine
18 maggio 2021
All’interno della cornice di una Strategia nazionale su salute e sicurezza sul lavoro, che da sempre manca in Italia, la CISL si adopererà garantendo per ogni lavoratrice e lavoratore, regolarità sul piano contrattuale, legalità, rispetto e centralità della persona e adeguata organizzazione del lavoro, retribuzioni dignitose, agendo sui diversi piani di intervento, in tutti i settori e attraverso l’impegno diversificato, sul livello nazionale, nei territori e in ogni realtà lavorativa.
1 QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE
Introdurre il sistema della qualificazione delle imprese, partendo dal modello della patente a punti, per determinare un accesso delle stesse al mercato del lavoro e alle gare di appalto nel rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, della legalità, dell’applicazione del CCNL. Garantire l’evidenza nei contratti di appalto dei costi delle misure da adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi per la salute e sicurezza sul lavoro relativi alle interferenze nelle lavorazioni.
2 CONTRATTAZIONE NAZIONALE, E DECENTRATA
Promuovere e intensificare gli interventi di natura negoziale e contrattuale (accordi, protocolli, patti, contratti…) quali strumenti per declinare in modo mirato e specifico le misure e procedure di prevenzione, intervenendo sull’organizzazione del lavoro con impatto sulla salute e sicurezza: orari, turni, ritmi e carichi di lavoro, assegnazione alle mansioni, incarichi nella gerarchia aziendale di prevenzione (dirigenti e preposti), lavoro agile, trasferte.
3 FORMAZIONE
Ogni lavoratrice e lavoratore deve ricevere la formazione adeguata, preventiva e specifica per lo svolgimento della mansione, sul piano tecnico, dei rischi e organizzativo. Tutti i ruoli della gerarchia aziendale, devono ricevere la formazione preventiva: i dirigenti, i preposti, i lavoratori. Fondamentale anche l’informazione e l’addestramento.
PROPOSTA: Introdurre formazione per tutti i datori di lavoro, a partire da chi avvia un’attività lavorativa.
4 RAPPRESENTANZA
Rendere generalizzata la rappresentanza, contrattuale e tecnica (RSA/RSU-RLS/RLST) in ogni contesto lavorativo. Garantire che la stessa venga sempre individuata attraverso una regolare e verbalizzata elezione/designazione, quale espressione della libera volontà dei lavoratori. Partecipazione ai corsi di formazione specifica, di base e aggiornamento per RLS/RLST. Accesso garantito alla documentazione prevenzionale (a partire: DVR-DUVRI registro infortuni).
5 ISPEZIONI SUL LAVORO
PROPOSTA: Riforma del livello istituzionale e coordinamento tra organi di vigilanza (ispettori del lavoro dell’INL/DTL e organi di controllo delle ASL). Assunzioni mirate finanziando l’esercizio del ruolo e garantendo l’aggiornamento costante della loro formazione. Poter accedere da parte delle OO.SS. all’elenco degli RLS aziendali in possesso dell’INAIL, con il suo costante monitoraggio e aggiornamento, che dovrà integrare gli RLST.
6 INNOVAZIONE E AMMODERNAMENTO TECNOLOGIE E DPI
Aumentare gli investimenti a favore della tutela della salute e sicurezza favorendo, in primis, l’accesso a tutte le realtà lavorative ai finanziamenti INAIL, mirati a consentire l’innovazione e l’ammodernamento delle macchine, strutture, dispositivi di protezione (DPI/DPC), attrezzature, lay-out, utilizzando la tecnologia 4.0 e ITC. La ricerca deve essere sostenuta e promossa, non solo in vista di sempre maggiori soluzioni sul piano tecnico, ma anche nei riguardi delle nuove frontiere del digitale.
7 SCUOLA
PROPOSTA: Inserire e potenziare nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, la materia della salute e sicurezza sul lavoro, a partire dalle scuole superiori, non limitando l’insegnamento solo agli indirizzi tecnici e al rischio specifico, ma anche sugli elementi dell’organizzazione del lavoro per comprendere tutti gli aspetti che possono incidere sull’integrità psico-fisica. Il valore della vita umana, propria e altrui, deve essere salvaguardato anche durante il lavoro. Sono rischi sia gli infortuni che le malattie professionali.