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Sportelli bancari: crollo in provincia di Rimini


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9 aprile 2024

Sportelli bancari: crollo in provincia di Rimini

Un recente studio condotto dalla Cisl Romagna ha rivelato un dato allarmante: dal 2017 al 2023, si è registrata una riduzione del 24% nel numero di sportelli bancari in tutta la provincia di Rimini. Questo fenomeno, definito desertificazione bancaria, ha suscitato serie preoccupazioni tra gli abitanti del territorio.

Valentina Brandi, segretaria generale della First Cisl Romagna, ha parlato a riguardo in un’intervista concessa ad Adriano Crespi per il Corriere Romagna – Rimini. Secondo Brandi, la chiusura continua degli sportelli bancari sta generando crescenti disagi, soprattutto per gli anziani e le persone più fragili, che si trovano ora ad affrontare maggiori difficoltà nell’accesso ai servizi finanziari di base.

La situazione è particolarmente critica nell’entroterra, dove 7 comuni sono completamente privi di sportelli bancari. Questo abbandono costante del territorio sta contribuendo a creare una disparità sempre più evidente tra le aree urbane e quelle rurali, minando ulteriormente la coesione sociale e economica della regione.

Conferma Valentina Brandi, segretaria generale First Cisl Romagna: «I dati che il nostro centro studi ha raccolto e analizzato sono eloquenti e preoccupanti. Perché parlano di una forte e costante desertificazione bancaria fatta di chiusure continue di sportelli tutta la provincia di Rimini e di un aumento dei disagi per quei cittadini più anziani e fragili che, per un semplice prelievo bancomat o per una qualsiasi operazione finanziaria, sono costretti, in bus o accompagnati in auto da figli o parenti, a percorrere chilometri per poter raggiungere quel comune dove, chissà per quanto tempo ancora, è aperta una piccola sede». Ed anche in questo caso i numeri sono spietati. Perché evidenziano un costante abbandono dell’entroterra. Con piccoli comuni come Casteldelci, Gemmano, Maiolo, Montecopiolo, Montegridolfo, Sassofeltrio, Talamello privi, addirittura, di uno sportello bancario. E con un taglio del 24%, in sei anni, delle sedi operative. Che se nel 2017 erano 231 in tutto il Riminese, nel 2018 si erano già assottigliate a 217 unità, per ridursi a 203 nel 2019, a 198 nel 2020, a 191 nel 2021, a 182 nel 2022 fino a precipitare a 175 sportelli bancari nel 2023. «C’è una costante desertificazione bancaria fatta di chiusure continue. E qui si apre una vera e propria questione sociale – osserva Brandi – perché nel momento in cui vengono a mancare quelli che sono i servizi essenziali, come la possibilità di effettuare operazioni finanziarie nel proprio paese, un cittadino è costretto ad andarsene. Con il conseguente spopolamento delle piccole località dell’interno».

La First Cisl Romagna ha quindi sollevato la questione come un tema urgente da affrontare a livello istituzionale, al fine di trovare soluzioni concrete per contrastare la desertificazione bancaria e garantire un accesso equo ai servizi finanziari per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro collocazione geografica.



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