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La sicurezza non è un optional: la prevenzione è la chiave per un futuro più sicuro


15 febbraio 2023

La sicurezza sul lavoro non è un optional: la prevenzione è la chiave per un futuro più sicuro
CISL Romagna analizza il numero degli infortuni denunciati nel 2022

“I dati infortunistici 2022 pubblicati da INAIL, sono un segnale allarmante che indica una mancanza di sicurezza sul lavoro – dichiara il segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli. Questi dati suggeriscono che gli incidenti e le lesioni sul lavoro stanno accadendo con una certa frequenza e che il sistema di sicurezza sul lavoro non sta funzionando in modo efficace”.
“Sebbene un aumento sia dovuto anche alla ripresa a pieno regime delle attività economiche rispetto al periodo Covid, constatiamo il fatto che in Romagna il numero totale degli infortuni denunciati è costante. Un deciso aumento si riscontra soprattutto sulle malattie professionali nelle provincie di Forlì-Cesena (+18,83%) e Rimini (16,80%) – afferma Francesco Marinelli –. Infatti, analizzando i dati è evidente come la Romagna, ed anche la regione Emilia-Romagna, continui a registrare livelli di infortuni più alti rispetto al dato nazionale”.

Lo studio condotto da CISL Romagna relativamente ai dati sugli infortuni denunciati pubblicati recentemente da Inail per l’anno 2022, evidenzia che in tutte le provincie emiliano romagnole aumentano gli infortuni.
Dal 2017 analizziamo con cura i dati sugli infortuni, perché riteniamo utile verificare quanto i percorsi formativi riescano nel loro scopo di diminuire gli infortuni e anche i morti sul lavoro. In definitiva, i dati infortunistici negativi sono un richiamo importante per tutti di prestare maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro e di prendere misure per garantire che tutti i lavoratori siano protetti e che l’ambiente di lavoro sia sicuro.

“Sicuramente la formazione sulla sicurezza sul lavoro è un elemento chiave per garantire un ambiente di lavoro sicuro a prevenire gli incidenti e le lesioni. Va assolutamente migliorata – continua Marinelli – personalizzandola in base alle esigenze specifiche del lavoro e del settore coinvolgendo i dipendenti attivamente attraverso esercitazioni pratiche, inviti a fornire feedback sulle procedure di sicurezza esistenti e altre attività che incoraggino l’engagement”.

INFORTUNI DENUNCIATI SUL LAVORO
In base all’elaborazione, il numero di infortuni denunciati aumenta rispetto al 2021 in tutte le provincie romagnole Rimini (+11,75%), Forlì-Cesena (+2,97%) e Ravenna (+ 10,67%).

MORTI SUL LAVORO
Purtroppo sono state 31 nel 2022 le denunce di infortunio mortale, un dato tragico che segna un aumento rispetto al 2021, quando erano state 16. Nella provincia di Ravenna sono stati 15 i decessi per infortunio sul posto di lavoro, 10 a Forlì-Cesena e 6 a Rimini.
“I morti sul lavoro rappresentano una grave perdita per le famiglie e la società – commenta il segretario cislino –. Ogni vita persa sul posto di lavoro è un tragico ricordo della necessità di fare di più per proteggere i lavoratori. La prevenzione degli infortuni sul lavoro è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare.

MALATTIE PROFESSIONALI
I dati negativi sulla prevalenza delle malattie professionali sono una fonte di preoccupazione per la salute e il benessere dei lavoratori. Le denunce presentate a Rimini sono 438 (+16,80%), mentre nella provincia di Forlì-Cesena 1073 (+18,83%) migliora il dato di Ravenna con 511 denunce (-26,58%).
I dati negativi sulle malattie professionali sono un richiamo all’azione per le aziende, le organizzazioni e le autorità pubbliche per fare di più per proteggere la salute e il benessere dei lavoratori. La prevenzione delle malattie professionali è fondamentale per garantire che i lavoratori possano svolgere il loro lavoro in modo sicuro e salutare.

CONCLUSIONI
“Come Sindacati – specifica il segretario cislino – abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi protocolli provinciali per la promozione della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro negli appalti, che consideriamo come punto di partenza per una politica attenta al tema della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”.

“L’Accordo Stato-Regioni del 2012 ha dato buoni risultati, ma non sufficienti. Si sta discutendo, da diversi mesi, di un nuovo Accordo Stato-Regioni che prevede, per la prima volta, la formazione del datore di lavoro non RSPP, che rimane una figura chiave nel sistema sicurezza (12 ore livello base + 8 ore livello avanzato), e un nuovo percorso di formazione e aggiornamento ai preposti, ma questo accordo doveva essere approvato entro il 30 giugno. E’ quindi necessario accelerare la sua approvazione e puntare di più sull’addestramento alle attrezzature di lavoro, che permetta ai lavoratori di conoscere ed usare in sicurezza le attrezzature affidate per svolgere il proprio compito in azienda.”.

“Negli anni – conclude Marinelli – importanti risultati sono stati raggiunti, ma ora siamo in una fase stagnante. Chiediamo quindi alle istituzioni locali di impegnarsi per ottenere un aumento degli Ispettori Territoriali del Lavoro. Inoltre i lavoratori devono avere un ruolo attivo e propositivo perché non basta fare nuove leggi o decreti, ma va costruita una cultura della sicurezza a tutti i livelli. Da anni abbiamo chiesto che la sicurezza sul lavoro non sia un periodo estemporaneo all’attività lavorativa o un mero adempimento burocratico, ma un percorso costante nella vita dei lavoratori ed anche dei futuri lavoratori. Da sempre come CISL chiediamo che la sicurezza sul lavoro diventi infatti una materia scolastica”.

Tabella B2.2 – Denunce d’infortunio con esito mortale per luogo di accadimento – Emilia Romagna
Luogo di accadimento Gennaio-Dicembre2021  Gennaio-Dicembre2022  Variazione percentuale 
Bologna  26  19   -26,92% 
Ferrara  10   5   -50,00% 
Forlì-Cesena  6   10   +66,67% 
Modena  14  14   0,00% 
Parma  16   -56,25% 
Piacenza  13   -30,77% 
Ravenna  7   15   +114,29% 
Reggio Nell’Emilia  15   3   -80,00% 
Rimini  3   6   +100,00% 
Emilia Romagna  110   88   -12,00% 

 

Tabella B1.2 – Denunce d’infortunio per luogo di accadimento – Emilia Romagna
Luogo di accadimento Gennaio-Dicembre2021  Gennaio-Dicembre2022  Variazione percentuale 
Bologna 16.802  18.288  +8,84% 
Ferrara 4.215  5.112  +21,28% 
Forlì-Cesena 6.859  7.063   +2,97% 
Modena 13.829  15.114  +9,29% 
Parma 8.091  9.158    +13,19% 
Piacenza 4.220  4.730  +12,09% 
Ravenna 6.336  7.012   +10,67% 
Reggio Nell’Emilia 9.177  9.623   + 4,86% 
Rimini 4.537  5.070  +11,75% 
Emilia Romagna 74.066  81.170  +9,59% 

 

Tabella M1.3 – Denunce di malattie professionali per regione. Emilia Romagna.
Luogo di accadimento Gennaio-Dicembre2021  Gennaio-Dicembre2022  Variazione percentuale 
Bologna 1.180  1.168  -1,02% 
Ferrara 198  163  -17,68% 
Forlì-Cesena 903  1.073   +18,83% 
Modena 547  537  -1,83% 
Parma 404  457    +13,12% 
Piacenza 153   189  +23,53% 
Ravenna 696  511  -26,58% 
Reggio Nell’Emilia 1.125  1.167   + 3,73% 
Rimini 372  438  +17,74% 
Emilia Romagna 5.578   5.703  +2,24% 

 



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