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Rinnovo contratto scuola, c’è la firma!


17 luglio 2023

Rinnovo contratto scuola, c’è la firma! Aumento stipendio per docenti, ATA e DSGA.

È stato finalmente firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il triennio 2019-2021 nel settore dell’Istruzione e Ricerca. Questo importante accordo riguarda più di un milione di lavoratori del comparto scolastico.

La definizione del contratto è stata preceduta da un accordo politico firmato lo scorso 22 novembre tra il Ministro dell’Istruzione e i Sindacati. Oltre ad attivare immediatamente gli aumenti stipendiali, l’accordo ha reso disponibili risorse finanziarie aggiuntive per la contrattazione collettiva tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) e le Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Istruzione. Tali risorse sono state stanziate dalla legge di bilancio per l’anno 2022, provenienti dal Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), per un totale di 300 milioni di euro. Questo ha contribuito a un aumento medio di 124 euro al mese per il personale docente.

Inoltre, sono state adottate ulteriori misure per garantire una maggiore tutela al personale precario docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA). Ora è prevista la possibilità per questi lavoratori di usufruire di tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari.

L’accordo politico firmato a novembre ha anche portato a un ulteriore aumento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD), che ha portato ad un valore complessivo rinegoziato che varia da 194,80 euro a 304,30 euro al mese. Inoltre, è stato previsto un ulteriore aumento del Compenso Individuale Accessorio (CIA), che va da 79,40 euro a 87,50 euro.

È stato inoltre approvato un aumento del 10% delle retribuzioni per le ore aggiuntive dei docenti, finanziato dal FMOF.
Il contratto ha accolto le nuove attività introdotte per i tutor e gli orientatori, riconoscendole come funzioni professionali e includendole nella contrattazione. Questo dà seguito all’impegno preso dal Ministero in tal senso.

È stato dato un importante riconoscimento anche al personale ATA nel contratto. È stato possibile riorganizzare le aree relative al personale ATA delle istituzioni scolastiche, offrendo concrete opportunità di sviluppo professionale a circa 182.000 dipendenti.

Le principali disposizioni del contratto per il personale ATA includono:

  • Attivazione di percorsi di sviluppo professionale verticali dal profilo A al profilo di Operatore, al fine di favorire un’attività qualificata di assistenza agli alunni con disabilità. L’intervento è stato finanziato utilizzando le risorse previste nel contratto (0,55% della massa salariale, pari a 36,9 milioni di euro all’anno).
  • Semplificazione delle procedure per l’accesso alle posizioni economiche attraverso un percorso più veloce di formazione e valutazione per l’inserimento in una graduatoria triennale. Per garantire la formazione al personale ATA per l’assegnazione delle posizioni economiche, il Ministero ha sostenuto un emendamento al Decreto Legislativo PA 2 che prevede l’allocazione di risorse finanziarie aggiuntive.
  • Assegnazione di nuove posizioni economiche orizzontali. Attualmente, sono state assegnate 56.103 posizioni economiche per un valore lordo complessivo di 66.944.857,50 euro per 13 mensilità. Sono state rese disponibili risorse aggiuntive per la contrattazione, per finanziare ulteriori posizioni economiche e/o eventuali rivalutazioni economiche, pari a 72.031.852,50 euro lordi.
  • Introduzione di un nuovo ordinamento dei profili professionali che permette di valorizzare il personale ATA e le figure apicali dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) attraverso una nuova area di funzionari. A questi sarà possibile assegnare un incarico triennale di “elevata qualificazione professionale” (con un aumento di retribuzione di 60 euro al mese). Inoltre, verrà eliminata l’area C (che attualmente non viene utilizzata) e, in fase transitoria, sarà possibile la stabilizzazione nell’area C per gli attuali assistenti amministrativi facenti funzione che abbiano ricoperto il ruolo di DSGA nelle scuole per almeno tre anni, mediante procedure selettive riservate. Gli attuali DSGA di ruolo manterranno il diritto ad un incarico di elevata qualificazione fino alla loro cessazione.

Il rinnovo del contratto rappresenta un importante passo avanti per il settore dell’istruzione, garantendo miglioramenti salariali e maggiori tutele per i lavoratori. Si tratta di un risultato significativo che contribuirà ad attrarre e trattenere personale qualificato nelle scuole e a valorizzare il ruolo fondamentale degli insegnanti e del personale ATA nell’offerta formativa del nostro paese.



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