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Presidio FP Cgil e FP Cisl davanti alla Dogana di Forlì


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29 maggio 2024

Presidio Cgil e Cisl davanti alla Dogana di Forlì: i lavoratori dicono no all’accorpamento con Rimini

Si è tenuto il 28 maggio, il presidio di fronte all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della provincia di Forlì Cesena, per dire NO all’accorpamento con la Dogana di Rimini.

Le categorie FP di CGIL e CISL sostengono da tempo che non serve depotenziare l’ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Forlì e Cesena, accorpando la dirigenza alla sede di Rimini. La richiesta dei lavoratori e delle lavoratrici che conoscono le Dogane e il loro funzionamento va nella direzione opposta all’accorpamento: servono uffici potenziati sul territorio anche in continuità con il recente passaggio, avvenuto pochi mesi fa, della città di Cesena a co capoluogo di provincia e data la riapertura dell’Aeroporto di Forlì, occorre anche considerare la mole di attività, sia su Cesena che su Forlì, legata all’indotto di Forlì.

Come organizzazioni sindacali, come lavoratori e lavoratrici riteniamo importante un interessamento da parte della politica su questo punto. Nell’ultima settimana abbiamo inviato alle autorità politiche locali e alle associazioni datoriali una lettere di richiesta di incontro; chiediamo a Confindustria Camera di Commercio e alle altre confezioni imprenditoriali così come ai sindaci di Forlì e di Cesena un’opinione su questa situazione, chiediamo inoltre solidarietà per la battaglia dei lavoratori e lavoratrici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le nostre istanze sono di impegno territoriale e di potenziamento delle attività di legalità sul territorio; abbiamo già provveduto a cercare una conciliazione in Prefettura, abbiamo fatto assemblee e divulgato articoli sui giornali ma ad oggi nessuno ci ha dato risposta.

In data 22 aprile c.a. le OO.SS, FP CGIL, CISL FP, hanno espletato il tentativo di conciliazione presso la locale Prefettura in merito alla riorganizzazione presentata dalla Direzione nazionale degli Uffici Territoriali di ADM, che tocca molto da vicino la sede provinciale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Questa riorganizzazione, se sarà confermata, impatterà pesantemente sull’Agenzia nella Regione Emilia-Romagna, prevedendo il declassamento delle sedi di Ferrara e Reggio Emilia; ed in particolare per la nostra Provincia la riorganizzazione prevede l’accorpamento con l’UADM Rimini ed il conseguente declassamento della sede di Forlì Cesena, a sezione territoriale.

Il personale ha già espresso in più assemblee e durante il Presidio di fronte alla sede forlivese il suo TOTALE DISSENSO verso quella che vedono come una scelta sbagliata da parte dell’Amministrazione, che potrebbe portare a conseguenze inevitabili sui servizi all’utenza, ridimensionati e ridotti, e sull’intera economia del territorio provinciale, oltre a poter determinare notevoli ricadute sul personale.

Ricapitoliamo le principali criticità che intravvediamo nella scelta dell’Agenzia di declassare l’Ufficio Provinciale:

  • Impatto sull’utenza che potrebbe vedere servizi fortemente ridimensionati, con conseguenze a caduta sull’economia PROVINCIALE, in quanto Forlì non avrà più una sua struttura organizzativa essendo la nuova sede di riferimento e direzionale quella di RIMINI.
  • L’Ufficio di Forlì Cesena ha comunque dati di attività notevoli, ottenuti nonostante la cronica carenza di personale, attenuata solo ultimamente con nuove assunzioni.
  • Già oggi l’Ufficio si fa carico di garantire su un territorio molto vasto anche la Struttura SOT di Cesena e di garantire tutti i servizi doganali previsti nella nuova SOT recentemente istituita con la riapertura dell’AEROPORTO.
  • Ad oggi, nonostante le interlocuzioni con la Direzione Regionale, non sono state motivate le ragioni del declassamento della sede e neppure perché altri uffici a livello nazionale statisticamente al di sotto, non sono stati “toccati” dalla riorganizzazione; inoltre non sono state motivate le ragioni del risparmio di questa operazione.
  • Non è stato nemmeno chiarito, con che modalità verranno reclutati i capi settore, rispetto alla riorganizzazione e non pare vi sia la volontà, almeno palesata, di valorizzare chi lo è oggi, per il futuro, questo ingesserebbe gli sviluppi professionali di carriera del personale, non permettendo una crescita, cosa che ci si aspetta in un’amministrazione pubblica evoluta come l’ADM.
  • Non si esclude, nemmeno, anche al netto delle rassicurazioni, fino ad ora riportate, che in futuro non venga attuata una mobilità forzosa verso la nuova sede dirigenziale di Rimini, che comunque sconta la carenza di personale cronica di questa Agenzia, indebolendo così, ulteriormente, l’ufficio e i servizi sul territorio.
  • Si arrecherà un danno alle imprese del territorio, che perderanno progressivamente un presidio importante, per l’export e l’import, per i gruppi nazionali e internazionali per la gestione di tutta la fase logistica collegata con le procedure doganali.

Crediamo che a questo punto anche le principali autorità politiche ed economiche del territorio debbano esprimere la propria opinione a tutela del tessuto imprenditoriale, artigianale, industriale e dei servizi del territorio per evitare una perdita di competitività dell’intero tessuto produttivo.



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