26 settembre 2023
Autisti di autobus: sfide crescenti tra musica ad alto volume e insulti
La crescente esasperazione dei conducenti degli autobus
Nella frenesia quotidiana del trasporto pubblico, i conducenti di autobus sono i veri eroi sottaciuti che si impegnano per garantire spostamenti sicuri ed efficienti. Tuttavia, dietro il volante si trovano a fronteggiare sfide crescenti, in particolare con i giovani utenti che spesso dimostrano comportamenti difficili e spesso aggressivi.
Raffaele Rossi, delegato Fit Cisl e autista con ben 19 anni di esperienza, ha attraversato un’infinità di chilometri di strada. “Guidare con responsabilità pesanti è un lavoro estenuante”, sottolinea Rossi sulle pagine de Il Resto del Carlino “Ci troviamo spesso ad affrontare giovani utenti che parlano ad alto volume, disturbano e si comportano in modo sfrenato. Utilizzano casse al massimo del volume per ascoltare musica, e se chiediamo loro di abbassare il volume, spesso reagiscono con insulti e aggressioni”.
L’incarico di un autista non è limitato alla sicurezza stradale, ma si estende anche alla tutela dei passeggeri a bordo, compresi gli utenti deboli come pedoni e ciclisti. “È un lavoro più mentale che fisico”, continua Rossi. “Ci ritroviamo a dover affrontare un ambiente ostile e caotico, che non facilita certo la concentrazione necessaria alla guida”.
La frustrazione dei conducenti cresce di pari passo con le sfide quotidiane. “I ragazzi stanno diventando troppo esuberanti”, prosegue Rossi. “Ci sentiamo bersagliati da continue aggressioni verbali. C’è una mancanza di educazione di fondo, che si aggiunge al problema del basso stipendio. Quest’ultimo è uno dei motivi principali per cui il 30% degli autisti abbandona la professione entro sei mesi dall’inizio”.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale. Nonostante i 135 autisti impiegati nel Cesenate, se ne avrebbero bisogno di molti di più per far fronte alle esigenze della comunità.
Un autista di Start Romagna condivide le difficoltà quotidiane: “Ci siamo stancati di subire aggressioni verbali, purtroppo all’ordine del giorno, da parte di extracomunitari e italiani, senza escludere nessuno. Ciò che ci disturba particolarmente sono le casse ad alto volume utilizzate dai giovani per ascoltare musica. Quando chiediamo di abbassare il volume, la risposta è spesso fatta di insulti pesanti”.