
30 marzo 2023
Il contratto nazionale di lavoro del settore delle lavanderie industriali è stato rinnovato, con un aumento medio complessivo di 168 euro nel triennio 2023-2025. L’accordo è stato siglato a Roma tra i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e l’associazione datoriale Assosistema Confindustria. L’intesa riguarda circa 20.000 addetti e 1.200 imprese nei settori alberghiero e sanitario e sarà sottoposta al voto nelle assemblee dei lavoratori del settore.
L’accordo introduce importanti elementi normativi, tra cui la maggiorazione delle percentuali per il lavoro supplementare e il passaggio automatico dal livello di ingresso A1 al successivo. Viene inoltre prestata più attenzione ai temi della salute e della sicurezza e viene introdotto un meccanismo antievasione. Le aziende che non rispettano l’intesa contrattuale incorrono in una sanzione superiore al contributo stesso.
Per quanto riguarda la parte economica, l’intesa prevede un aumento medio sui minimi di 155 euro (cat B1), distribuito in modo diverso per il settore turismo e il settore sanitario. L’elemento perequativo per le aziende che non effettuano la contrattazione di secondo livello aumenta da 260 a 350 euro nel corso della vigenza contrattuale, mentre il contributo a carico delle aziende per il Fondo sanitario FASIIL passa da 8 a 12 euro nel corso del triennio contrattuale, con l’impegno a rafforzare le prestazioni sanitarie offerte.
La parte normativa dell’accordo prevede il passaggio automatico dal livello A1 al livello A2 dopo 20 mesi dall’assunzione, l’inserimento della percentuale del 15% di maggiorazione per il lavoro supplementare a partire dalla prima ora di lavoro e l’obbligo di accordo sindacale in sede aziendale per regolamentare l’istituto della reperibilità. È stato istituito inoltre l’Organismo Paritetico Nazionale Salute e Sicurezza per il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Le assemblee per il varo definitivo dell’ipotesi di accordo si terranno entro il 31 maggio.